IN
QUESTA EDIZIONE...
EDITORIALE
A cura di Walter Ubal, Direttore Esecutivo del SEMA
FORO URBANO MONDIALE - Intrevista a Stela
Goldenstein
UNO SGUARDO AL PIANI
DEL SEMA
-Iniziativa sulle Citta' Sostenibili, ICS - Missione
a Porto Alegre
-Millennio Ambientale nr. 2
-Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio italiano
sostiene il SEMA nella promozione delle Associazioni Ambientali
Comunali
LE NUOVE INIZIATIVE
- Progetto UNEP-SEMA: Formazione di Tecnici Comunali sulla gestione
dei rifiuti pericolosi nell'ambito della Convenzione di Basilea.
INIZIATIVE IN CORSO
- Gestione dei Servizi Ambientali per le popolazioni vulnerabili
della citta' dell'America Centrale - a cura di Victor Manuel González
CONTRIBUTI DEL SEMA A COLORO CHE DEVONO
PRENDERE LE DECISIONI
-Programma di Piccoli Fondi per la Ricerca
DI INTERESSE
-Piano Nazionale per la Realizzazione della Convenzione di Stoccolma
MERCOCITTA' - Unita' Tematica per l'Ambiente
CITY PRESS
Corsi – Eventi – Opportunità Professionali
EDITORIALE
Associazioni urbane sostenibli:
dalla visione comune all'azione
Il Foro Urbano Mondiale dell'HABITAT (FUM) Barcellona
2004 ci chiama ad osservare le citta' sia dal punto di vista della
sostenibilita' ambientale che da quello della lotta alla poverta'.
Questo Foro e' stato preceduto da uno sforzo iniziato a Istambul
e ripreso a Nairobi nel 2002, che riconosce l'AL21 (Rio de Janeiro,
1992) come "la prima pietra" e come guida nello sviluppo sostenibile.
Il passaggio da Nairobi 2002 a Barcellona 2004 e' marcato dal
sostegno che il FUM 2002 ha ricevuto durante il Summit per lo
Sviluppo Sostenibile di Joannesburg 2002 e dalla sua articolazione
con gli impegni emersi dagli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
I problemi rimangono e stanno aumentando; l'agenda
deve adattarsi. Una delle sfide della nuova fase consiste nel
persuadere la comunita' internazionale nel suo insieme ad integrarsi,
ad adottare ed a realizzare con realismo e responsabilita' gli
impegni di questa ambiziosa agenda internazionale. Tutto cio'
deve necessariamente passare attraverso l'inclusione delle realta'
locali, con le loro autorita', con i loro partecipanti e reti
al dibattito istituzionale. Specialmente le citta' dei paesi in
via di sviluppo. Sebbene la "ricetta non sia di facile applicazione"
rispetto alla complessita' crescente, si dovranno perfezionare,
insieme al processo istituzionale, gli strumenti suggeriti, come
per il caso delle associazioni. E' necessario quindi rafforzare
le capacita' delle amministrazioni locali al fine di assicurare
l'effettiva realizzazione dell'agenda e della sostenibilita' delle
associazioni.
Vi sono evidenti differenze nel processo verso
lo sviluppo sostenibile urbano degli ultimi 20 anni. Sia nell'evoluzione
che nel raggiungimento dei risultati: differenze fra le regioni,
fra i loro rispettivi attori e sistemi, fra le loro diversita'
politiche, culturali, sociali, economiche ed ambientali nella
ricerca di questo obiettivo. A mo' di esempio: la programmazione
di indicatori per monitorare il raggio d'azione degli obiettivi
e' necessaria, ma non e' sufficiente di per se' per condurre il
processo verso la meta prefissata. Inoltre la forma ed il metodo
della strategia da applicarsi, dovranno evolvere.
Il SEMA da priorita' nell'ambito delle associazioni
multisettoriali, al ruolo guida delle amministrazioni comunali
assieme ad i loro attori, integrando i centri di ricerca come
attori indipendenti che assicurino la sostenibilita' del processo
avviato. Ken Kaplan (2003) * afferma "... il problema maggiore
delle associazioni ambientali urbane non risiede nel mettere in
piedi l'iniziativa per risolvere le urgenze dell'installazione
di un servizio pubblico, ma nella sostenibilita' di questa per
garantire la fornitura a medio e lungo termine".
Il SEMA offre ai comuni ed alle loro reti, uno
strumento di incubazione di associazioni multisettoriali che include
anche citta' dei paesi industrializzati, a cominciare dalle aziende
di servizi ambientali urbani, affinche' si integrino con questi
impegni nell'ambito delle convenzioni internazionali.
Il Centro Internazionale di Ricerca per lo Sviluppo
(IDRC) appoggia il concetto di associazione multi-settoriale sin
dal 1998 ed e' riuscito gradualmente ad ottenere un interesse
crescente da parte della comunita' internazionale che si e' manifestato
con collaborazioni con istituti per lo sviluppo. Recentemente
e' stato ottenuto l'appoggio del Ministero dell'Ambiente e della
Tutela del Territorio italiano (MATI) attraverso una lettera di
intenti firmata tra il MATI e l'IDRC, al fine di appoggiare questo
approccio nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
e del CSSD 2002. Come risultato il SEMA presenta questo strumento
che, a partire dall'anno venturo, verra' messo a disposizione
dei comuni delle piccole e medie citta' dell'America Latina e
dei Caraibi (ALC) e delle loro associazioni. Al fine di garantire
questo processo, il SEMA oltre a lavorare con le agenzie ONU,
chiama le reti dei comuni dell'America Latina e dei Carabi ad
integrarsi, attraverso questo programma, a reti simili delle citta'
dei paesi industrializzati. Walter Ubal Giordano Direttore Esecutivo
del SEMA
1 http://www.bpd-waterandsanitation.org/english/docs/plottingp.pdf
VERSO IL FORO URBANO MONDIALE:
INTERVISTA A STELA GOLDENSTEIN
Stela
Goldenstein, Membro Permanente del Comitato Tecnico di Consulenza
del SEMA. Ex Sottosegretario per l'Ambiente della citta' di San
Paolo.
A
due anni dal Summit di Joannesburg 2002, quale delle sue risoluzioni
proporrebbe affinche' questo Foro Mondiale UN-HABITAT 2004 dia
come prioritarie nell'ambito dell'agenda ambientale per la sostenibilita'
urbana?
Considero che per i paesi piu' poveri le questioni
piu' urgenti da risolvere si riferiscano alla garanzia del consolidamento
della democrazia, sia a livello politico che sociale. In questo
concetto e' inclusa la riduzione delle disuguaglianze, vale a
dire, da un lato la creazione di opportunita' di entrate e di
occupazione e, dall'altro, l'accesso ad un ambiente salubre. Per
questo abbiamo bisogno di investimenti finanziari nel settore
delle infrastrutture di base per il risanamento, per le abitazioni,
per i trasporti ecc... ma c'e' anche necessita' di investimenti
per ampliare la capacita' di gestione urbana nella definizione
di modelli propri per la risoluzione dei problemi.
In molti casi il concetto di citta' sostenibile
sembra riduttivo per le citta' del mondo industrializzato. Comunque,
in America Latina in particolare alcune citta' stanno transitando
verso un piano di citta' sostenibile. Dove risiede l'elemento
o il "segreto" fondamentale che ha permesso che alcune citta'
abbiano raggiunto questo concetto di citta' sostenibile?
Non abbiamo ancora, a mio parere, citta' in America
Latina che possano essere considerate "sostenibili" . La sfida
per il superamento delle disuguaglianze e delle ingiustizie sociali,
fa si' che lo sforzo sia ad oggi molto maggiore paragonato a quello
che fanno le citta' dei paesi industrializzati. Non abbiamo ancora
politiche pubbliche e private; le citta' di cui possiamo valutare
le esperienze sono quelle che stanno stabilendo politiche settoriali
e specifiche che puntano alla sostenibilita'. Rappresentano un
buon esempio, alcune politiche locali di gestione dei residui
solidi, programmi di recupero di zone a produzione idrica, o anche,
determinate politiche pubbliche che incentivano e valorizzano
la partecipazione sociale nelle decisioni di interesse pubblico.
D'altro canto, si puo' gia' dire che esiste una tendenza globale
a rivedere le attribuzioni delle varie sfere di governo, ampliando
il ruolo della sfera locale, nonostante questo sia un processo
lento e conflittuale.
Alla luce delle esperienze registrate in America
Latina, che ruolo darebbe e in che settore darebbe priorita' alle
associazioni pubblico-private a livello locale affinche' si convertano
in una vera "leva" per lo sviluppo urbano sostenibile?
Oggi sappiamo che l'aspettativa che il potere
pubblico risolva le questioni di interesse collettivo pubblico,
e' un errore. La partecipazione delle varie forme di organizzazione
della societa' sta crescendo e sta assumendo spazio politico,
responsabilita' ed iniziative nella gestione dei beni e dei servizi
pubblici. Ma, per questo, e' necessario rafforzare la capacita'
di organizzazione della societa' affinche' partecipi in maniera
rappresentativa. Si possono osservare varie iniziative in questo
senso che hanno avuto successo, sia nel campo della salute che
in quello delle risorse idriche, solo per citare due temi sui
quali i comuni hanno incominciato ad avere crescente responsabilita'
negli ultimi anni.
Nonostante gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
includano scopi che impegnano le citta', le amministrazioni locali
hanno scarso coinvolgimento in questo processo. Che strumenti
o misure suggerirebbe per agevolare il coinvolgimento ed un ruolo
guida delle autorita' locali in questi processi?
Il fatto e' che gli accordi internazionali e
le politiche nazionali vengono stabilite senza ascoltare i poteri
locali. Esiste una difficolta' di riconoscimento effettivo, da
parte dei governi nazionali, della capacita' di agire dei governi
locali, perche' cio' presuppone divisione di potere e perdita
di reddito e benefici finanziari internazionali. Allo stesso tempo,
i poteri locali hanno ancora una capacita' limitata di esecuzione
di politiche che dipendano da cambiamenti fiscali, tributari e
da procedure economiche. Le reti che articolano e sostengono l'azione
dei poteri comunali hanno un'importanza speciale in quanto alla
formazione, alla promozione dello scambio di esperienze, al rafforzamento
dei comuni affinche' si stabiliscano le proprie richieste di fronte
ai governi centrali. Allo stesso modo, possono organizzare il
sostegno all'andamento e monitoraggio degli obiettivi concordati,
rafforzando il ruolo dei comuni. Questo puo' accadere se le reti
sono formate non solo da un insieme di istituzioni pubbliche locali,
ma che a loro volta, possano contare sulla partecipazione attiva
di enti pubblici non governativi.
UNO SGUARDO AL PIANI DEL SEMA
Iniziativa
sulle Citta' Sostenibili, ICS - Missione a Porto Alegre.
Dal
10 al 13 agosto 2004, il SEMA ha partecipato in qualita' di membro
della delegazione canadese alla Prima Missione (di Industry Canada)
nella citta' di Porto Alegre (Brasile), in collegamento all'Iniziativa
sulle Citta' Sostenibili.
La Prima Missione di Elaborazione di una Mappa
di Rotta puntava ad esaminare, insieme alle autorita' comunali
ed al personale tecnico di Porto Alegre, le possibili aree di
cooperazione fra la citta' di Porto Alegre ed il Canada, attraverso
la rete ICS dei settori pubblici e privati, delle ONG e dei soci
accademici.
La delegazione canadese e' stata integrata dal
Console Generale del Canada in Brasile, dal team ICS della citta'
di Porto Alegre, da aziende del settore privato con esperienza
in settori come la gestione dei residui solidi, il trattamento
dell'acqua e delle acque residuali, il trasporto, le tecnologie
dell'informazione, la pianificazione dello sviluppo, la pianificazione
urbana ed il rafforzamento delle tecnologie. La delegazione era
anche composta da membri della comunita' accademica, del Centro
Internazionale per le Citta' Sostenibili (ICSC), del +30 Network
e della Pianificazione per la Sostenibilita' Urbana a lungo termine.
A
ttraverso le sessioni plenarie ed attraverso sei
gruppi di lavoro tematici, lo scambio fra la delegazione canadese
e le autorita' di Porto Alegre ha toccato argomenti come la gestione
dell'acqua/acque residuali, le tecnologie dell'informazione (accesso
comunitario ad Internet), lo sviluppo economico ed il turismo,
la gestione dei residui solidi/riciclaggio, il trasporto integrato
e le tecnologie edili (case popolari).
Il
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio italiano
appoggia il SEMA nella promozione delle associazioni ambientali
comunali
Nello scorso mese di luglio l'IDRC del Canada
ed il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio italiano
(MATI) hanno firmato una lettera di intenti a favore del SEMA.
Tale accordo istituzionalizza il sostegno al SEMA da parte del
MATI al fine di sviluppare attivita' per la promozione delle associazioni
multisettoriali fra comuni per lo sviluppo di partnerships nelle
aree ambientali locali. Si terra' all'uopo il giorno 6 ottobre
p.v. a Roma (Italia) la riunione del Comitato Direttivo del SEMA.
Millennio Ambientale Nr. 2
In ottobre sara' disponibile il secondo numero
della pubblicazione del SEMA, Millennio Ambientale. In questo
numero si tratteranno due problemi centrali che le citta' dell'America
Latina e dei Carabi affrontano: la creazione di occupazione e
le fonti alternative di energia. Queste problematiche saranno
trattate da un punto di vista particolare: la gestione dei residui
solidi urbani.
La pubblicazione "Millennio Ambientale" non punta
solamente ad illustrare visioni ed esperienze su come risolvere
i problemi urgenti che si riferiscono alla creazione di occupazione
ed alla produzione energetica, ma vuole anche analizzare come
creare le condizioni che garantiscano la sostenibilita' delle
politiche a medio e lungo termine.
In questo numero ci interessa presentare e promuovere
quegli studi che, rispondendo alle loro realta' particolari, siano
esperienze di gestione inedita che rispondano sia a strutture
associative tradizionali, come forma innovatrice, ma che possano
essere replicate o adattate ad altre realta'.
Per la pubblicazione Millennio potete visitare
il sito: http://www.ems-sema.org/milenioambiental/index.html
LE NOUVE INIZIATIVE
Progetto
UNEP - SEMA: Formazione di tecnici comunali nella gestione dei
rifiuti pericolosi nell'ambito della Convenzione di Basilea.
Nel mese di settembre sono iniziate le attivita'
del progetto "Formazione di tecnici comunali nella gestione ambientalmente
adeguata dei rifiuti pericolosi". Questo progetto ha l'appoggio
del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente attraverso il
Fondo Fiduciario della Convenzione di Basilea, del Ministero de
Vivienda, Ordenamiento Territorial y Medio Ambiente dell'Uruguay
e della Segreteria per la Gestione dell'Ambiente per l'America
Latina ed i Carabi del Centro Internazionale per lo Sviluppo,
SEMA-IDRC.
Il progetto consiste nello sviluppare un metodo
di formazione che permetta di arrivare nel modo piu' diretto ed
al maggior numero possibile di tecnici comunali che si occupano
di gestione dei rifiuti. Tale formazione avra' due approcci: uno
attraverso corsi organizzati nell'ambito della proposta delle
autorita' competenti e l'altro attraverso corsi a distanza utilizzando
le reti di comunicazione-diffusione regionale gia' esistenti.
Questa esperienza ha carattere pilota, si vuole elaborare una
proposta che analizzi la replicabilita' dell'esperienza per una
maggiore copertura di questo tipo di formazione.
L'obiettivo generale e' la formazione di tecnici
comunali nella gestione ambientale adeguata dei rifiuti pericolosi
rispettando la necessita' di questi attori locali e rafforzando
la collaborazione con le autorita' competenti nello svolgimento
degli obiettivi della Convenzione di Basilea. E' realizzato congiuntamente
dal Centro di Coordinamento di Formazione e Trasferimento di Tecnologia
della Convenzione di Basilea per l'America Latina ed i Carabi
e dal SEMA-IDRC.
INIZIATIVE IN CORSO
Progetto:
Gestione di Servizi Ambientali per le Popolazioni Vulnerabili
nelle Citta' dell'America Centrale.Central
A
cura di Victor Manuel Gonzalez, Direttore di Progetto Accordo
di Cooperazione Tecnica BID-FEMICA-SEMA -SEMA
Lo sviluppo di questo progetto risponde alle richieste
contenute nell'Agenda Regionale Centro Americana ed al mandato
dei governi locali di intervenire sul tema della gestione del
rischio e della vulnerabilita' degli insediamenti umani nelle
zone urbane marginali dei comuni piu' inclini ai disastri, ad
oggi sono stati raggiunti dei risultati intermedi fra cui e' importante
menzionare i seguenti:
Attivita' 1 - Identificazione di casi specifici
che abbiano avuto dei buoni risultati nel mitigare i rischi e
la vulnerabilita' ambientale nelle citta' dell'Honduras e del
Nicaragua al fine di sviluppare una diagnosi comune/paese.
Risultato 1 - Selezione di centri urbani in Honduras e
Nicaragua, rispettivamente: La Mamuca, El Progresso, Comayagua
e Puerto Cortez (Honduras) e Ocotal, Condega, Managua ed Esteli'
(Nicaragua).
Risultato 2 - Metodo di identificazione e diagnosi di "buone
pratiche" nella gestione di servizi ambientali per le popolazioni
vulnerabili nelle citta' dell'America Centrale.
Attivita' 2 - Diagnosi Generale delle "Buone
Pratiche"
Risultato 3 - Diagnosi generale delle buone pratiche a
prevenzione e mitigazione dei rischi e della vulnerabilita' ambientale.
Questo risultato e' costituito da due resoconti separati, uno
per paese, per un totale di otto comuni.
Prodotto 1 - Primo resoconto tecnico Il
risultato positivo di questo prodotto e' evidenziato nel resoconto
che integra i risultati della prima fase della consulenza, in
conformita' a quanto stabilito dai termini e dalle condizioni
di consulenza contemplati dal progetto di Cooperazione BID-FEMICA-SEMA.
Risultato 4 - Al Comitato di Coordinamento del Progetto e'
stata presentata e consegnata per l'approvazione una proposta
metodologica ed un piano di lavoro per elaborare gli studi dei
casi di buona pratica ambientale in Honduras e Nicaragua.
Questi risultati positivi sono stati possibili grazie al costante
appoggio che il FEMICA ha avuto dal Comitato di Coordinamento
del Progetto; dalle aziende di consulenza; dalla partecipazione
attiva dei comuni prescelti di entrambi i paesi; dall'AMHON; dall'AMUNIC;
dai comitati cittadini e dai diversi settori coinvolti che hanno
facilitato l'analisi e la valutazione delle lezioni apprese dalle
esperienze per ridurre la vulnerabilita' dell'ambiente.
Oltre ad aver eseguito l'incarico e le attivita' previste dai
termini e dalle condizioni dell'accordo e programmate nel Piano
di Lavoro del progetto per questa fase, la portata dello studio
ed i fondamenti metodologici sono stati ampliati aggiungendo delle
attivita' complementari che hanno ottenuto risultati significativi
per migliorare il lavoro e la qualita' dei prodotti raggiunti.
Vale a dire:
- Definizione di un contesto concettuale sulle
"buone pratiche" ambientali, come fondamento previo alla selezione
dei comuni ed alla elaborazione di una metodologia delle diagnosi.
Questo quadro concettuale non era stato originariamente contemplato,
ma e' stato considerato indispensabile, come punto di partenza
su cui basare il processo per la selezione dei comuni nel quale
poi sono stati ampliati i criteri di esistenza delle buone pratiche
e del processo metodologico per la realizzazione delle diagnosi
per ogni paese.
- L'allargamento della diagnosi generale delle
buone pratiche a prevenzione e mitigazione dei rischi e della
vulnerabilita' ambientale a quatto comuni per Paese, al posto
dei due che erano previsti dai termini dell'accordo. Questo
significa che in totale sono state effettuate otto diagnosi
comunali invece delle quattro pianificate inizialmente. Questa
iniziativa e' stata approvata durante la prima riunione di coordinamento
dei lavori della consulenza contemplata dal Progetto, con la
partecipazione dei rappresentanti del FEMICA, del SEMA, dell'AMHON,
dell'AMUNIC, del CATIE, del CINET e del FUNDEMUN.
- I laboratori di convalida dei risultati delle
diagnosi a livello di ogni localita' selezionata. Questa iniziativa
e' nata come un passo indispensabile nel metodo che e' stato
elaborato per la realizzazione delle diagnosi comunali, oltre
alla convalida regionale dei risultati che e' contemplata dal
progetto. Come risultato dell'allargamento della diagnosi a
quattro comuni per Paese, sono stati realizzati un totale di
otto laboratori di convalida a livello comunale.
- Riunioni e laboratori di coordinamento interno,
riflessioni e sintesi di esperienze. Oltre alle riunioni interne
programmate per il coordinamento delle attivita' del progetto,
si e' tenuta una riunione aggiuntiva a dicembre del 2003 a Managua
con la partecipazione del CINET e del FUNDEMUN, per dare attuazione
agli accordi raggiunti durante la riunione di Managua e del
laboratorio di San Pedro Sula. Si e' tenuto inoltre un laboratorio
in aprile del 2004 per elaborare i resoconti e per riflettere
sulle lezioni apprese durante il processo di selezione dei comuni
e sullo sviluppo delle diagnosi.
Tappe future: Studi di casi e programma di
formazione: Nel secondo semestre dell'anno in corso e dopo
la relativa analisi da parte del Coordinamento Regionale del Progetto,
il Comitato Coordinatore dello stesso ha approvato la realizzazione
di studi di casi nei comuni di Managua ed Esteli' (Nicaragua)
e di El Progreso e Puerto Cortez (Honduras). Questa fase avra'
una durata di 75 giorni a partire dal mese di agosto del 2004.
Alla fine del mese di ottobre c.a. si terra' a Managua un laboratorio
di convalida dei risultati degli studi dei casi e della proposta
e del disegno del programma di Formazione Comunale. A partire
dal mese di novembre si sviluppera' il processo di formazione
dei tecnici comunali sulla gestione dei rischi e della vulnerabilita'
ambientale nell'Istmo centro americano
CONTRITUBI DEL SEMA A COLORO CHE DEVONO PRENDERE
LA DECISIONI
Nel quadro del suo programma di Piccoli
Fondi per la Ricerca, il SEMA appoggia proposte di ricerca applicata
a livello comunale. Attraverso un sistema di convocazione pubblica
si presentano le proposte formulate in maniera congiunta: amministrazioni
locali, centri di ricerca, settore privato e societa' civile.
E' cosi' che il SEMA ha sostenuto piu' di quaranta progetti su
temi di cruciale importanza in materia di gestione ambientale
urbana: gestione dei residui solidi, gestione sostenibile dell'acqua,
risanamento ed associazioni pubblico-private dei comuni dell'America
Latina e dei Caraibi. Di seguito due delle proposte selezionate
con l'ultima convocazione:
Progetto "Associazione Pubblico Privata per dare l'avvio
ad una gestione integrale dell'acqua a Pergamino" (Argentina)
I partners del progetto sono: il comune
di Pergamino ed il centro di studi sociali ed ambientali - CESAM.
L'obiettivo del progetto e' il rafforzamento della capacita' di
gestione dell'amministrazione locale attraverso i seguenti punti:
realizzazione di meccanismi associativi e partecipativi; sviluppo
di strumenti orientati alla riduzione delle vulnerabilita' vincolate
alla gestione degli eccessi d'acqua nella citta' di Pergamino
(riduzione del rischio di inondazioni e controllo dell'inquinamento
dell'acqua durante le inondazioni). Montaggio di un Sistema di
Allerta Idrometeorologico su base SIG.
Progetto "Basi scientifiche per l'elaborazione di un
Piano di Mitigazione dell'Inquinamento del Gran Lago de Nicaragua
nella zona di influenza dell'Isola di Ometepe (Nicaragua).
I partners del progetto sono: L'associazione
dei comuni del Gran Lago de Nicaragua (AMUGRAN), il centro per
la ricerca sulle risorse idriche del Nicaragua e l'Universita'
Autonoma del Nicaragua (CIRA/UNAN). L'obiettivo del progetto e'
produrre informazione scientifico-tecnica su questa aerea specifica
che serva da base per capire i processi che hanno influito sulla
qualita' dell'acqua del Gran Lago de Nicaragua. Rafforzare le
amministrazioni locali ed altri attori sociali, fornendo gli strumenti
di base per la gestione integrata dei bacini al fine di ottenere
uno sviluppo sostenibile.
DI
INTERESSE
Piano Nazionale per la Realizzazione della
Convenzione di Stoccolma
Il
Progetto "Piano Nazionale di Realizzazione- capitolo Uruguay"
sviluppato dal Ministerio de Vivienda, Ordenamiento Territorial
y Medio Ambiente - Direzione Nazionale per l'Ambiente - Dipartimento
per le sostanze pericolose - e' un progetto che si inserisce nel
settore della gestione di sostanze chimiche che si inquadra nel
contesto della Convenzione di Stoccolma sugli Inquinanti Organici
Persistenti.
Il progetto ha come obiettivo centrale la formulazione
di un Piano di Realizzazione al fine di dare compimento agli obblighi
emersi dalla Convenzione di Stoccolma. Il progetto, mediante un
approccio interistituzionale, intersettoriale ed interdisciplinare,
intende formulare nell'anno 2005 un Piano Nazionale per migliorare
la gestione delle sostanze e dei prodotti chimici in Uruguay attraverso
la prevenzione ed il controllo di tutto il ciclo di vita.
www.nip.gub.uy
MERCOCITTA' - Unita' Tematica per l'Ambiente
A
luglio passato, nell'ambito del Congresso Internazionale delle
Citta' e della Fiera URBIS 2004, si e' tenuta a San Paolo la riunione
dell'Unita' Tematica per l'Ambiente della rete delle Mercocitta'.
La riunione si e' suddivisa in due parti, come segue:
Il seminario "Gli Indicatori Socio-Ambientali
come strumenti di Gestione Partecipativa nelle citta'"; e la riunione
propria delle citta' membri dell'Unita' Tematica. In quest'ultima
riunione sono state definite le priorita' ed un cronogramma di
lavoro che dovra' essere sviluppato nel secondo semestre del 2004
fino alla 10° Riunione delle Mercocitta' che avra' luogo a dicembre
a Buenos Aires (Argentina).
I documenti sono disponibili alla pagina: www.ems-sema.org/eventos/utma/
CITY PRESS
EVENTI – OPPORTUNITA’ PROFESSIONALI
– CORSI E SPECIALIZZAZIONI
Per informazioni più
dettagliate consultare: www.ems-sema.org/castellano/evts/
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