Madre Esmeralda VOCE DI DIO
1989
INDICE
- Perdono
- Regno della Bontà
- Verità
- Rimorso
- Conoscenza di Me
- Obbedienza
- Il Peccato Originale
- La vera Chiesa
- Il Padre in ginocchio
- Si faccia la Tua volontà
Messaggi Divini - 51 26.2.1989
Quante volte dite perdonaci come noi perdoniamo,
perdono Io vi chiedo
per aver permesso che veniste a soffrire,
non dovevo permetterlo.
Io devo dirvi:
perdonatemi figli,
per essere stato un po’ debole,
se essendo Dio ed ho potere,
ho permesso che veniste a disintegrarvi qua.
E voi chiedete perdono,
che parola,
che sentimento,
se pure il perdono è orazione.
Mai vi ho parlato così,
mai vi ho chiesto perdono,
è la prima volta che lo faccio,
e lo faccio come Padre e Dio.
Sì, perdonatemi!
Perché vi ho lasciato creare l’Universo per venire,
perdonatemi una e un’altra volta.
E adesso in ginocchio vi dico:
come Padre chiedo perdono.
E un giorno mi udranno tutti i miei figli
in questa divina orazione.
Amen.
Ah! mio Signore, mi sento straziare, mai ti ho sentito così. Ah! mio Signore, non so cosa fare! Tu chiedendo perdono. Mi sento venir meno. Lui chiede perdono ai figli, mai nella vita ho sentito questo! Non potevo immaginare il messaggio che avrebbe dato. Tu sai come mi sento. Mi sento venir meno … .
Messaggi Divini - 52 18.3.1989
Regno della Bontà,
tutto è così vicino,
e questa è la preparazione
per entrare in questo Regno,
e questo Regno sarà sulla Terra;
la Terra come un grande Paese,
nel quale splende solo una bandiera,
la bandiera bianca,
bianca per la purezza
e con stampato un cuore,
la spiga di frumento
rappresentando il pane benedetto
che sempre starà alla portata di tutti i miei figli.
Questo sarà il Regno della Bontà.
Chiavi alle porte?
Mai poi si porranno,
le chiavi non si necessiteranno,
e la porta perché si va a chiudere,
se non ci sarà timore in nessuno.
E quindi,
perché dovrebbe essere Regno della Bontà
se qualcuno pensasse male di un fratello,
di un amico,
di un vicino,
di uno sconosciuto.
Già nessuno sarà sconosciuto,
così identificati staranno,
perché in questo Regno della Bontà
sarà guardarsi con immenso amore,
con rispetto e con venerazione pure.
Ed offrire tutto quello che si ha,
ma allo stesso tempo si riceverà.
Amen.
Messaggi Divini - 53 18.3.1989
Il mio Gesù disse:
“Io sono il Cammino, la Verità, la Vita,
la fonte di Acqua Viva.”
E voi pure,
figli miei,
siete verità,
siete cammino,
siete vita,
siete fonti di acqua viva.
Non vi ho scelti a caso,
siete venuti destinati a compiere
e presto vi sentirete
che compiendo con forza di Cielo
nei cammini starete.
Pertanto la verità in tutti i luoghi,
e la verità è chiara,
semplice, pura, diafana,
e sarà come respirare l’aria più pulita.
Così vi sentirete con questa verità
e nessuno avrà timore
di questa verità.
Ed in questa verità direte:
“Dio è un Papà che ama”,
perché sono così,
sono il Papà che ama
e mai ho rimproverato un figlio,
e se deve dare un esame,
Io so come lo farà,
l’esame già è stato superato
e nell’Università del Cielo si è laureato
- perché adesso dovrei rimandarlo? -
in nessun modo,
perché in ognuno c’è la verità
di questo divino, puro, santo,
sublime procedere.
Amen.
Messaggi Divini - 54 18.3.1989
Anime mie,
quanti sono disperati dai rimorsi e dicono:
“Perché non posso tornare indietro nel tempo
e agire in un altro modo?”
Se tu retrocedessi nel tempo,
daresti gli stessi passi per conoscere ciò che sono i rimorsi.
In altri momenti,
tutti lo avete fatto, tutti,
per poi non rimproverare nessuno
e non censurare nessun fratello,
tutti nella stessa misura e nessuno la misura traboccherà,
né in dolcezza né in sorrisi né nel dolore,
tutti nella stessa misura,
ed in questo rimorso Io pure sto.
Sì, come Dio e come Padre pure rimorso c’è in Me,
perché ho permesso che soffriste,
perché vi ho lasciati venire,
perché ho permesso questa consacrazione,
perché in voi ho permesso il dolore.
Figli miei, Io pure posso dire:
Io pure ho rimorso come Dio
e giuro che è così;
ho rimorso per essere stato debole
e aver permesso questo dolore.
Per questo ho chiesto perdono,
perdono figli miei,
perdono per essere così come sono stato,
perché il dolore mi abbatté.
Però adesso posso dire,
il tempo è breve,
e per rispetto a voi
devo permettere che tutto sia compiuto.
Presto tornerete a sorridere.
Amen.
Messaggi Divini - 55 17.6.1989
Conoscenza di Me, figli miei,
Io vi dirò che come Dio sono pure il Padre
ed in un trono non resterò,
e se sto in un trono,
è insieme a colui che sta regnando,
e sto in ogni figlio e sto come il vero Papà.
Non sono né un orco né un carnefice né un giudice,
sono il Padre che ama,
che comprende, che si fa a pezzi,
che soffre, che si strazia,
che non volevo il dolore nei miei figli,
però voi vi siete imposti e avete detto:
“Vogliamo andare per condividere con i nostri fratelli,
per recuperarli, per aiutarli, per salvarli.”
Il vostro sacrificio non è stato invano,
ed il ringraziamento di quei fratelli,
che sembrava si potessero perdere,
il sacrificio, il loro pentimento,
per quello che fu così tremendo,
loro pure si offrirono,
e voi sarete i veri angeli
e senza ali
potrete volare per trasformare la Terra,
già che loro si offrirono,
e nei momenti amari,
essi nei loro corpi spariranno,
ma non spariscono le anime,
solamente il corpo in una sofferenza atroce.
Ed Io come Padre e come Dio,
mi farò a pezzi dieci volte di più per ogni figlio.
Già vedete,
volevate avere conoscenza di Me,
l’avete,
figli di infinito amore.
Amen.
Messaggi Divini - 56 19.8.1989
Obbedienti a voi stessi,
obbedienti e in questo compimento state.
Per obbedienza state nel mondo,
per obbedienza avete percorso,
perché nessuno si volle allontanare da quello che si era offerto. Obbedienti e in che esempio di meravigliosa sottomissione,
avete compiuto e compirete tutta la lunghezza del cammino,
e rimane l’ultimo tratto.
Miei benedetti,
figli amati, angeli puri del Cielo,
sto al vostro fianco e mai avete disobbedito.
Ma nell’umano … Oh! sì, che orrendo fu tutto,
disobbedienti … ed in tante cose,
però pure questo lo dovevate fare.
L’anima ha sofferto tanto!
Ma il vostro sacrificio non è stato invano.
Mio Signore, vedo la fine del cammino, vedo l’ultimo tratto. È come la tastiera di un pianoforte, ci fu da passare per tutto, per i tasti bianchi e i tasti neri, per tutti, e stiamo arrivando all’ultimo tasto del pianoforte. Questo rappresenta l’ultimo tempo, mio Signore, l’ultimo tasto del tiiin, l’ultimo suono? E mi mostri come hanno percorso la tastiera. Nessuno volle uscire da essa.
Perché tutti lo avevano promesso,
per obbedienza, così hanno compiuto.
Ed in quest’ultimo suono,
suono di musica celestiale,
vi troverete così uniti e quindi i miei angeli sorgeranno.
Obbedienza avete detto, anime mie,
benedetta l’obbedienza per la quale siete qua;
benedetta l’obbedienza,
però è stata nella sofferenza,
per essere figli legittimi e puri di Cielo
che vi siete straziati per obbedire.
Ma obbedire a voi stessi in ciò che vi eravate proposti.
Amen.
Messaggi Divini - 57 19.10.1989
Le vostre anime che sono eterne,
molto presto ai vostri corpi
presenteranno ciò che è la sapienza totale ed il discernere.
E comprenderete ciò che è peccato e ciò che non lo è.
Mio Figlio si offrì per quel peccato,
quello di origine,
quello che si conosce come l’originale,
però fu il peccato di origine,
quello che ci fu in Cielo.
E avrete la forza immensa per poter aiutare,
e con una umiltà suprema,
come angeli del Cielo che sulla Terra state,
realizzerete la grande opera.
E adesso un’altra volta a quel peccato tornerò.
Quando avvenne il primo peccato?
Quando alcuni figli miei,
angeli, credendo che Io mi fossi sbagliato,
si ribellarono contro di Me.
Avevo dato loro tutto un Cielo,
ho dato loro tutto il potere,
solo qualcosa non gli avevo dato
e per questo si ribellarono
e fu creato l’Universo.
Figli miei,
fu per quel peccato che il mio Gesù si offrì.
Non voleva che nessuno dei suoi fratelli
venisse al Tempio di Purificazione che è la Terra.
Si offerse Lui da solo a soffrire,
a soffrire per amore.
Però voi, fedeli, avete detto:
“Non lo possiamo permettere.”
E così siete venuti dal primo momento,
tutti insieme a questa Creazione,
non fu prima un uomo e dopo una donna,
ma tutti voi, angeli miei,
a prendere materia terrestre.
E con voi ed in ognuno
come Dio e Padre sono venuto Io.
Non volevo il dolore in nessuno,
ma siete stati forti e avete detto:
“Andiamo tutti, Padre,
non ci fermare,
perché amiamo i nostri fratelli
che contro di Te si ribellarono;
hanno commesso un errore,
andiamo per aiutarli perché li amiamo
e li recupereremo da questa tribolazione.”
E così avete fatto,
figli miei,
e così vi trovate qua.
Presto finiscono i tormenti,
per voi li ho caricati in Me dieci volte di più.
E così potrà essere nuovamente tutto trasformato,
la Terra nel Paradiso che è annunciato,
per tutti,
e non solo una parte della Terra,
ma nella sua totalità.
E voi,
angeli benedetti,
dentro di essa,
fuori di essa pure,
altri luoghi conoscerete.
E quelli che si erano ribellati,
stanno soffrendo tanto nel vedere il vostro sacrificio,
i loro cari fratelli che non hanno voluto abbandonarli,
ma li hanno accompagnati fino alla purificazione totale.
E loro dissero:
“Nei cataclismi più grandi della Terra
i nostri corpi devono sparire,
ma loro,
che si sacrificarono per noi,
compiano la grande opera della redenzione totale.”
Amen.
Messaggi Divini - 58 4.11.1989
La vera Chiesa?
Quella che sta in ogni cuore,
quella che agisce con coscienza,
con i suoi doveri di buona persona
che dal Cielo come un angelo arrivò.
Questa è la Chiesa,
ognuno come un Tempio di Divinità,
ed il cuore come un campanile
che chiama all’armonia
ed al sigillo sublime della pace.
Questa è la Chiesa, figli miei,
Io sono il Padre di tutti,
senza discriminazione,
dell’ateo e del cattolico,
del giudeo e del mormone,
dell’evangelico e del buddista.
Ognuno è una Chiesa camminante.
E se a volte la Chiesa si sente cadere,
presto si sentirà riconoscere totalmente.
E tutti un solo tempio formerete,
perché sarà fondata questa Nuova Chiesa,
figli amati,
e sarà la Chiesa dell’Amore
e nessuno resterà fuori di essa,
e dove tutti,
presi per mano,
non domanderanno:
“Prima sei stato del Nacional o del Penarol?”
Amen.
Messaggi Divini - 59 23.11.1989
Le anime conoscono del nostro amore,
amore che dal Cielo abbiamo portato,
amore che perdura nei Tempi,
perché è divino.
Amore vostro pure,
e che gratitudine c’è in Me,
che gratitudine verso di voi per la vostra offerta.
Vi siete consacrati come ostie,
come ostie che pure rotolarono
e si colpirono contro le pietre
e si sentirono sbriciolare.
In altri momenti,
pure voi avete condiviso dei martirii,
dei calvari, delle torture,
e siete caduti in tanti abissi,
abissi autentici
e abissi a causa di diverse situazioni,
dove vi siete sentiti prigionieri di tante paure.
Figli miei,
non vi appartate dalla mia mano
e molto presto mi vedrete autentico come sono.
In tutti i momenti dalla Creazione
sono venuto con ogni figlio,
sono stato nelle foglie,
perfino in quelle secche che i venti si portano via.
Sono stato in ogni luogo,
pure dentro il vulcano
e mi sono sentito bruciare dalla lava ardente.
E voi,
figli miei,
già è urgente che diciate che il dolore arriva alla sua fine.
E così fu come vi siete offerti,
e torno a ripetere,
Io non volevo il dolore,
quanto ho sofferto per voi.
Come Padre,
quante volte vi ho chiesto perdono
per avere permesso
che veniste sulla Terra a soffrire.
Quante volte vi ho chiesto perdono.
E quando torneremo al nostro Cielo,
e sarà tutti insieme,
un’altra volta,
e già in ginocchio,
di fronte ad ognuno,
così,
come Dio e Padre che sono,
tornerò a dire:
Perdono, Figlio;
Perdono, Figlia,
per aver permesso questo dolore.
Amen.
Messaggi Divini - 60 9.12.1989
La mia volontà,
la mia volontà era che tutti i miei figli
restassero usufruendo del Cielo
che avevo dato loro.
La mia volontà
era che nessuno venisse a soffrire.
Ma i miei figli si imposero,
e per rispetto a tutti l’ ho permesso.
Non è stata la mia volontà,
come è stata pure quella del mio Gesù
il venire a soffrire,
tutti hanno voluto venire a soffrire
per aiutare e recuperare,
e che tutti potessero usufruire nuovamente del nostro Cielo.
È stata la vostra volontà;
la mia,
la mia era quella che nessuno venisse qua,
che non si formasse l’Universo
e tanto meno la Terra,
dove vennero tutti,
lasciando lassù la divinità.
Come Padre sono esausto di soffrire,
come Dio
ancora devo permettere
che si compia la vostra volontà.
Però presto,
molto presto,
figli,
finisce la sofferenza.
E allora sì,
potrò dire:
infine questo che tanto ho desiderato,
questa è la mia volontà,
vedervi come angeli,
usufruendo del nostro Cielo,
cantando e ridendo,
volando e riempiendo di musica e di pace.
Questa è la mia volontà,
questa,
non vedere già più il dolore,
che non esista mai più questa Terra,
Terra che fu Tempio di Purificazione;
no, non fu la mia volontà.
E altre volte e altre ancora dirò:
perdono,
perdono se essendo Dio
in un momento fui debole.
Sì, lo confesso qua,
in un momento fui debole
nel permettere questo dolore,
e dico:
perdono, figli,
e questo arriva già alla sua fine,
questo non si ripeterà mai più.
Lo giuro come Dio e Padre che sono,
mai più tornerà ad esistere
quello che lassù iniziò,
e presto in tutti il divino sorridere.
Amen.