Madre Esmeralda VOCE DI DIO
1992
INDICE
- Il Padre Amore
- Tornare a casa
- La Terra offrirà un’aria nuova, pura
- Il Dolore per l’origine del Peccato
- La Patria si sentirà in ogni luogo
- Autoconsegna
- La Preistoria è quella del Cielo
- L’Amore è il grande Re
- Un nuovo battere nel cuore
- Il Polipo dell’odio trasformato in un bianco tempio
Messaggi Divini - 81 1.2.1992
Questa triste Umanità è straziata dal dolore.
Voi siete luce nei cammini,
e presto la irradierete,
in questi cammini di tanta oscurità, di tenebre,
e sebbene il sole illumini,
non sapete a volte dove andare
e vi sentite ad ogni passo inciampare e cadere.
Ma molto presto sentirete il totale recupero,
in questa Nuova Umanità.
E questa Luce che annuncio
perfino le grotte più oscure illuminerà.
Mio Signore, mi mostri che questa Luce è come se fosse una medicina che aiuta tanti ad alzarsi. E tanti popoli stanno aspettando la Luce, che è il tuo proprio Figlio. Ma tutti sono tuoi figli, non c’è differenza, solo che Lui si offrì quando sorse quel peccato, quell’origine del peccato, quando ci fu la ribellione, e tuttavia parlando dei tuoi angeli ribelli, Tu dici che sono tuoi figli e li abbracci e stanno nelle tue braccia. Papà Amore, così io ti chiamo. E quando la Luce, che è tuo Figlio, si accenderà, un popolo lo riconoscerà come il Cristo, un altro popolo come il Messia, altri come Budda, Maometto, Allah, Extraterrestre. E lì sarà l’abbraccio di tutta l’Umanità e le tue braccia, Padre Amore, circondandoli tutti.
Figli miei, tutti siete parti di Me Stesso.
Insieme siamo usciti dal nostro Cielo
per venire a condividere il dolore.
Quante volte c’è sofferenza nei miei figli
e vi chiedete il perché;
perché particelle delle vostre anime
condividono il dolore in tanti vostri fratelli
in diversi luoghi del mondo.
Umanamente non vi conoscete,
ma sì nella Divinità,
siete tutti esseri che siete usciti dal Cielo,
ed Io uscii con ognuno.
Sono Padre
e tuttavia mi sono fatto uomo in ogni venuta;
ho preso carne da ogni ventre,
e pur essendo Padre,
mi sono fatto pure figlio.
E presto sentirete
che questa grande fusione di luce,
di pace e di infinito amore
sarà per tutta la Terra,
e dove nessuno
avrà né in più né in meno di altri,
ma ognuno nella giusta misura
e non lo vorrà per sé
ma lo offrirà,
e nello stesso tempo lo riceverà.
Il nostro Cielo
si sta preparando per la grande felicità.
Insieme siamo usciti,
insieme ritorneremo
e nessuno mancherà.
A livello di corpi state soffrendo,
però l’anima
sa che il tempo si accorcia
e che sono il Padre di tutti.
Nessuna particella mancherà in Me
e se una sola mancasse
e fossi umano,
mi dissanguerei totalmente di dolore,
per questo dico
che nessuno mancherà in Me.
Amen.
Messaggi Divini - 82 8.2.1992
Tutti i miei figli vogliono tornare a casa.
La casa,
quella che avete lasciato per amore.
La casa,
il Cielo Divino,
Cielo che rimase solo,
nessuno volle usufruirne
mentre qua si viveva tanto dolore.
Volete tornare a casa,
lo state invocando,
il Cielo si sta rallegrando
e sta preparando la Grande Festa nel riceverci.
Tutti insieme arriveremo,
tutti insieme torneremo alla nostra casa,
il tempo si accorcia
e questo Figlio
presto la sua grande opera realizzerà,
darà la conoscenza
che prima siete stati angeli in Cielo
e poi siete venuti come umani
per sentirvi in un dolore,
per condividerlo
e per sentirvi distruggere.
E Io mi distruggo in ogni essere.
Il tempo correndo va,
Io pure voglio tornare a casa,
e voi direte:
se in Te, Dio mio, c’è Potere,
perché non possiamo tornare adesso?
In Me c’è Potere, ma c’è pure rispetto.
In Me c’è Potere, ma tuttavia devo aspettare nel tempo.
Il tempo si accorcia,
insieme ritorneremo a casa,
per la felicità di tutti.
E le vostre ali si stanno preparando,
stanno aspettando il grande momento
di stare di nuovo in ognuno.
E volerete,
e questo aleggiare divino
sarà come una musica,
i nostri Cieli si sentiranno felici,
e dico i nostri Cieli,
sebbene è uno solo,
però è immenso e lo percorrerete,
lo percorrerete … e non ha fine
e tornerete a creare
e tornerete a rinnovarlo.
Andremo a casa sì,
andremo a casa dove già per sempre
sarà la pace, l’armonia, la felicità,
e a cantare
come angioletti un’altra volta,
a rallegrare Me
e pure Mamma.
Amen.
Messaggi Divini - 83 22.2.1992
Figli miei tanto amati,
vi amo talmente tanto
che come Dio e come Padre mi sento straziato.
Se un figlio si vuole allontanare,
è solamente nell’umano,
perché con l’anima dialogo in continuità.
E se nella sua mano porta una spada
e con essa mi vuole ferire,
bacio la mano e bacio la spada,
e se è necessario,
mi strappo pure il cuore e dico:
figli! Qui lo avete!
Il mio cuore, piccolo o grande,
o moltiplicato, come lo vogliate, è così.
E se con i piedi lo distruggono totalmente,
con ogni pezzo
e con ogni goccia di sangue
che il mio cuore versa,
starò baciando e accarezzando i piedi.
Così è l’amore che ho per voi.
Sono il Dio,
sono il Padre che dal Cielo vi ha creati.
Sono l’Amore che sta insieme a voi.
Mi strazio
nel vedere la vostra consacrazione,
l’avete fatta per amore
e non nel venire una volta sola,
ma nel venire dalla Creazione.
Le vostre anime sono eterne ,
l’anima non muore mai,
l’anima si offrì per amore,
per condividere in ogni momento
e in ogni misura,
in ogni profondità ciò che è il dolore.
E vi siete offerti
pure per fare da Giuda,
da Erode, da Pilato,
c’era un dolore straziante in ogni angelo,
però vi siete offerti,
già che fu necessario.
Quanto vi amo,
come posso giudicarvi,
so quanto dolore c’era in ognuno
e questo dolore continua fino al giorno d’oggi.
Ma presto tutto avrà la sua trasformazione.
Il dolore sarà trasformato in felicità,
nella salute di corpo e di anima.
E la Terra,
pur essendo la stessa,
offrirà un’aria nuova, pura.
Le acque non si vedranno più torbide,
ma così trasparenti
che perfino il fondo degli oceani si potrà contemplare.
Voi sarete fonti di acqua sublime
e spegnerete la sete
di tanti pellegrini che verranno a voi,
dicendo:
“Dove c’è un po’ di fede?”.
E berranno l’acqua che voi gli offrirete,
attraverso uno sguardo, una carezza, un gesto.
Siete opera del Cielo,
non di questa Creazione;
siete usciti da lassù per venire a condividere,
nessuno volle rimanere ad usufruirne
mentre qui ci sarebbe stato dolore.
Insieme siamo usciti e insieme torneremo.
C’è un solo Cielo
ed è per tutti i miei figli.
Tornerete ad essere gli angeli creatori,
tornerete ad essere felici,
tornerete a rallegrare tutto
e la Madre Divina in ognuno
come Trinità
sempre starà.
Amen.
Messaggi Divini - 84 25.4.1992
Lo si conosce come peccato originale
e fu quando alcuni dei miei figli,
lassù in Cielo,
iniziarono a discrepare.
Nel Cielo iniziò il nostro dolore.
Avevo dato loro Potere, Luce
e potevano creare,
rinnovando costantemente il nostro Cielo.
Ma in alcuni cominciò:
se siamo uguali a Lui,
perché ci manca qualcosa?
Avevo dato loro il potere per creare,
ma non potevano procreare,
non potevano essere genitori.
Per questo motivo,
iniziò la ribellione,
lì fu l’origine del peccato.
E dentro il Cielo abbiamo creato l’Universo.
Mi avete aiutato,
e lì furono le mie lacrime.
Come Padre soffrii e mi sentii straziare.
E voi direte:
se Dio ha potere,
perché non pose fine a tutto quello?
Le mie lacrime scorrevano come acqua per il mio viso.
Così, essendo Dio,
cominciai a piangere.
Lì cominciò il dolore.
Per questo i miei figli si offrirono.
I nostri Cieli rimasero vuoti,
desolati,
nessuno volle rimanere là ad usufruirne,
nessuno volle rimanere a sorridere
mentre qua c’era dolore.
Vostro Fratello Gesù,
non l’Unigenito,
ma il Primogenito,
non venne solamente duemila anni fa,
ma venne da sempre,
Lui voleva soffrire per tutti,
voleva portare da solo
la croce dei suoi fratelli
e lo faceva per Amore,
ma voi non glielo avete permesso.
Ci fu discrepanza tra fratelli,
con Me pure.
Avevo dato loro tutto il Potere,
la libertà assoluta.
Come Dio
ignoravo quello che avrebbero fatto i miei figli,
vivevo ogni momento,
vivevo ogni sorpresa.
E arriviamo agli Ultimi Tempi.
Il mio Gesù disse:
quando arrivino i momenti di guerre, di caos,
quando non ci si capisca tra fratelli
né tra genitori e figli,
lì sarà quando mi vedrete apparire,
per firmare la Divina Unione.
Si chiuderà il tempo del grande dolore
e inizierà la Terra Nuova,
la Terra Promessa.
Tutta la Terra sarà la Terra Promessa,
dove felici abiterete.
Questa è la mia Parola,
rimane registrata,
la mia Parola sarà compiuta.
Amen.
Messaggi Divini - 85 20.6.1992
La Patria della divinità,
quella che da sola abbiamo lasciato,
ma nuovamente torneremo ad essa.
Adesso vi trovate in queste patrie
e vi sentite molte volte come degli estranei,
c’è disaccordo tra fratelli,
la patria è come caduta.
Ma molto presto questo cammino,
questo sentiero verso le stelle,
questi nuovi passi in questi nuovi cammini,
presto si daranno.
Sarà la felicità che annuncio.
E dove ognuno si troverà,
in qualsiasi luogo,
lì sarà la sua patria.
Attraverserete le frontiere e andrete due a due,
come nell’antichità.
I vostri passi saranno le orme luminose
nei cammini che per tutti si apriranno.
E questo sentiero verso le stelle,
queste persone che vengono da altre patrie,
verso questa che fu la prima,
con queste persone vi unirete in un abbraccio.
E ci saranno nuovi viaggi,
e allora sì potrete dire:
la nostra patria non era solo questa,
la nostra patria la possiamo sentire in ogni luogo,
pure nelle stelle,
perché vi sentirete affratellati.
Tutti sono figli miei,
tutti ho creato,
nessuno fuori dalla propria patria.
E sapete qual è la patria?
Il mio cuore di Padre,
dove tutti si trovano.
Amen.
Messaggi Divini - 86 4.7.1992
Autoconsegna, così fu,
quando abbiamo creato l’Universo dentro il nostro Cielo,
ognuno si offrì.
Questa autoconsegna,
questa consacrazione,
l’avete fatta per immenso amore.
Siamo nella scuola della vita,
grande maestra,
e tutti assieme formiamo la grande famiglia.
La grande famiglia adesso è dispersa,
si trova in tanti luoghi,
nei boschi, nelle valli,
nei paesi e nel mare,
ma molto presto
questa grande famiglia si sentirà unita.
Vi siete autoconsegnati per amore,
dicendo:
ci feriremo, ci infangheremo,
per non essere giudici dei nostri fratelli.
Così vi siete offerti in questa consacrazione totale.
E avrete la grazia piena di vedere
che il vostro sacrificio non è stato invano,
come non lo è stato quello del mio Gesù nel calvario.
Lui annunciò questo tempo,
il più amaro di tutti,
quando sarebbe tornato,
e lo state vivendo.
La famiglia si sente disintegrare,
le persone si sentono rifiutare,
schiaffeggiare, diffamare.
Ma molto presto sentiranno
che colui che li ha voluti sprofondare,
estende la mano dicendo:
mi puoi perdonare?
E lì inizieranno i grandi cammini,
la famiglia un’altra volta unita.
E colui che aveva tanta difficoltà nell’apprendere,
sentirà che la luce che c’è dentro di sé,
tutta la sapienza gli darà,
e avrà facilità in questa scuola,
scuola che è stata la vita,
attraverso tutti i Tempi,
e questa autoconsegna
avrà infine la grande ricompensa,
anime mie.
Mio Signore, ti vedo moltiplicato e stai collocando una coccarda nel petto di ogni tuo figlio, ed è una stella meravigliosa. Ed è come se questa stella entrasse e stesse incoronando il cuore.
Colui che sembra così appartato da ogni intelligenza,
l’anima la possiede tutta,
solo che si offrì in questa autoconsegna
nel venire in questi corpi,
tante volte orrendi.
Abbiamo voluto passare per tutto,
dialogo con l’anima di ogni persona e dico:
soffro nel vedervi soffrire.
Ma devo rispettare le profezie.
Ma presto arriva quello che tanto aspettiamo:
di tutto questo dolore la fine.
Non la fine del mondo,
ma la trasformazione di tutta la Terra,
e in voi pure, figli divini,
divini sì, perché così nel Cielo vi ho creati.
Siete tutti parti di Me Stesso
perché ho posto in ognuno
non solo il mio Amore,
ma parte del mio Essere.
Amen.
Messaggi Divini - 87 8.8.1992
Le vostre anime sanno tutto
ed è vicino il momento nel quale
daranno ai vostri corpi tutta la Conoscenza.
Sì, miei benedetti figli,
tutto ricorderete,
siete stati in tutti i Tempi.
Insieme siamo usciti dal Cielo,
abbiamo preso la porzione di terra
e così abbiamo formato i nostri corpi.
Pertanto la Preistoria è solo quella del Cielo,
perché la Storia è quella dell’Universo.
Siamo venuti prima sulla Terra
e poi i miei figli
se ne andarono verso altri luoghi.
E lo stesso è stato per voi,
quando vi siete rivestiti di altri corpi
e avete vissuto in altre galassie.
La Preistoria è quella del Cielo,
e la Storia è quella terrena.
Qua è stato per tutti l’inizio,
del dolore,
della consacrazione per amore,
perché così siete venuti,
per quei fratelli,
per amore a loro,
e non per dire:
li scacciamo dal Cielo,
ma per dire:
vi amiamo e veniamo con voi.
Il Figlio mio che annuncio,
presto inizierà la totale Redenzione
e nessuno rimarrà fuori.
Fratelli contro fratelli lassù in Cielo,
figli contro di Me,
per quella discrepanza,
volevano essere genitori,
non lo poterono ottenere.
Nel Cielo iniziò il dolore.
Adesso siamo nei momenti cruciali,
nei momenti di maggior martirio,
di maggior caos ed incomprensione,
di sofferenze atroci.
Così fu nel nostro Cielo,
dolore immenso,
strazio totale.
Però così come iniziò,
così terminerà
e poi la pace
e l’Universo trasformato in Cielo,
da dove siete usciti,
e lì ritorneremo tutti.
Amen.
Messaggi Divini - 88 27.10.1992
L’Amore è il grande Re,
e questo re senza corona
si trova in ogni cuore,
cuore che irradierà una luce immensa
che tutti avvolgerà.
I deserti si copriranno
di un verde come mai si è visto.
La Terra sarà
come un’oasi nello spazio
e in forma di cuore,
come in un tempio di speranza.
L’Amore non è morto
e non si distruggerà.
Il Cristo è alla vigilia del suo ritorno,
e non verrà come un giudice
o un carnefice,
ma per unire tutti i suoi fratelli
in un abbraccio di divinità.
E voi e tanti altri con Lui collaborerete.
Con dolore ho creato l’Universo
e con voi, figli miei, lo formai.
Non l’ ho fatto Io da solo.
Non volevo il dolore in nessuno
e il mio Gesù non l’ ho mandato,
Lui si offrì e venne,
e Io sì,
lo lasciai venire con grande dolore.
Vi siete offerti
e siamo venuti,
e mi trovo assieme ad ognuno.
Questo è il tempo più amaro,
ma tutto sarà trasformato.
La guerra si trasformerà in una pace eterna
e l’odio in questo Re che è l’Amore.
Amen.
Messaggi Divini - 89 29.10.1992
Mi dite grazie:
di che cosa?
Sono Io che vi dico grazie,
perché vi siete consacrati nel venire a soffrire.
Nei vostri passi sentirete una nuova grazia
e nel cuore un nuovo battere.
La Terra sarà come un cuore
in un nuovo palpitare,
e Io dirò forte:
grazie figli miei per la vostra consacrazione.
Lì inizieranno i nuovi passi
di questo Cristo che annuncio.
Presto arriva questo giorno,
questo giorno di pace,
questo giorno così bello,
questo giorno di luce per tutti.
Non sono il Padre di un gruppo,
non lo sono mai stato né lo sarò.
Sono il Padre di tutti i miei figli.
I miei figli sono i pori attraverso i quali respiro,
sono i battiti del mio cuore,
gli occhi attraverso i quali guardo.
Nessun figlio mio mancherà nel mio Cielo,
perché se anche uno solo ne mancasse,
non ci sarebbe felicità.
Grazie miei angeli,
grazie miei piccioncini,
grazie anime mie,
grazie tesori miei.
Presto insieme staremo nella grande felicità,
felicità che sarà per tutta l’eternità.
Amen.
Messaggi Divini - 90 4.11.1992
Lealtà, dove la trovate?
Comprensione, si sotterrò?
Amore?
Ma se è l’odio
quello che si trova in ogni cuore.
Ma presto
tutto avrà una divina trasformazione.
Come Dio e Padre
devo rispettare
quello che si annunciò dall’antichità.
Questi sono i tempi oscuri,
ma presto la luce.
Questi sono i tempi amari,
ma presto la grande dolcezza.
Come un miele che arriva dal Cielo
e come una goccia divina
che ognuno riceverà.
Sono Dio, sono Padre,
non distruggo niente,
ma tutto trasformo.
E questo polipo che è l’odio,
sta estendendo i suoi tentacoli,
imprigiona e distrugge,
e sta distruggendo pure Me.
Mio Signore, sto vedendo il polipo e vedo che si trasforma in un tempio molto bianco. Ed i tentacoli è come se accarezzassero la Terra. E gli occhi è come se fossero due campanili. E ci sono molte campane in ognuno di essi e suonano e vibrano all’amore, alla comprensione, alla tenerezza. E stanno chiamando alla Pace! infine si sigilla la Pace. E voi siete accarezzati e pure accarezzate. Vi sentite illuminati e illuminate. Vi sentite che potete comprendere e siete compresi.
Avete detto la parola Perdono,
figli miei,
e Io pure devo dire :
perdono,
perdono
Io da solo
avrei dovuto portare tutta la croce
di ogni figlio
e non lasciarvene nemmeno
una piccola parte.
Ah! non continuare a parlare così, mio Signore!
Io chiedo perdono ai miei figli,
ma tuttavia devo rispettare quelle profezie,
del mio Gesù e di tanti altri.
Lui si offrì per venire da solo
in una schiavitù.
Non volevo il dolore in nessuno
e dissi:
vi lascio tutto il Cielo,
non voglio vedervi soffrire,
ma siete stati fermi
e avete detto:
andiamo tutti insieme.
E tutti insieme torneremo.
È stato lungo nel Tempo,
per Amore a voi mi sono distrutto,
benedetti figli miei.
E un giorno
mi vedrete in ginocchio chiedendovi perdono.
E torno a dire:
Io avrei dovuto portare la croce,
non lasciarne in voi nemmeno un pezzettino,
e tanto meno
i chiodi che tante volte vi trafissero,
come trafissero
pure Colui che per tutti si offrì,
Colui che si chiamò Gesù.
Amen.